Eboli: forse è il momento che la sinistra torni a parlarsi, e presenti alla città una proposta politica e programmatica alternativa ed unitaria.
La tradizione politica della Sinistra Ebolitana è antica ed estremamente ricca.
Le diaspore, la perdita di identità, gli errori clamorosi, compiuti a livello nazionale, hanno avuto, inevitabilmente, la loro ricaduta anche sul livello locale.
Ma quella ricchezza, quella tradizione ha continuato a scorrere come una linfa vitale, nelle diverse anime, benché divise e minoritarie, della Sinistra locale.
I fermenti in una città che cerca di uscire dal torpore in cui è stata cacciata si colgono: la presenza di gruppi giovanili ed associazioni operativi sulle questioni sociali, sulle questioni dei diritti, sulle questioni internazionali con particolare riferimento al genocidio in atto in Palestina, o sul terreno dell’antifascismo e della conservazione e valorizzazione della memoria ;
il permanere di una presenza di partiti della Sinistra attivi sul territorio con iniziative e prese di posizione, ed anzi la nascita di nuove sezioni di partiti della Sinistra;
l’ottimo risultato della raccolta di firme per promuovere il referendum abrogativo della legge sulla Autonomia Differenziata;
o ancora il riscoprire una capacità di analisi dei processi sociali ed economici in atto, a partire da quelli nel settore della agricoltura;lasciano intravedere la possibilità di avviare, ora e subito, un lavoro comune di costruzione di una proposta programmatica e di governo locale alternativi per la città.
L’immobilismo politico della attuale compagine di governo cittadino, bloccata dalle sue contraddizioni interne che hanno prima impedito e poi reso impossibile quel “voltare pagina”, rispetto alle precedenti fallimentari esperienze amministrative, di cui la città aveva (ed ha!) bisogno con urgenza.
La presenza di un Partito Democratico locale incapace di esprimere una qualsiasi proposta di governo, e assente su tutti i grandi temi di politica locale e nazionale, ripiegato sulle proprie lotte intestine, rende ancora più indispensabile una forte e riconoscibile proposta unitaria di tutto ciò a sinistra che in quel PD non si ritrova.
Sarà un lavoro lungo e difficile, da condurre nel contesto di una città che in questi ultimi anni si è impoverita sempre di più, perdendo centralità rispetto ai territori circostanti a seguito della chiusura di servizi fondamentali, che continua nella indifferenza generale, con il ridimensionamento di istituti scolastici storici, con la chiusura del Giudice di Pace, con il permanere di preoccupazioni sul futuro della Agenzia delle Entrate e dello stesso ospedale.
Tutto ciò ha avuto ricadute devastanti sul terreno sociale, con una accentuata riduzione demografica, con la “fuga” dei giovani dalla città di dimensioni allarmanti a causa della mancanza di attrattive e prospettive, con l’invecchiamento progressivo della popolazione ed il calo preoccupante delle nascite ecc.
È forte il rischio di consegnare la città alla destra o di riaprire la strada ad un ritorno al passato fallimentare già conosciuto.
Da qui, a mio avviso, la urgenza ed indispensabilità dell’avvio di quel lavoro di costruzione di una proposta politica e programmatica alternativa.
Conferenza programmatica della Sinistra? Assemblea generale della sinistra locale?
Non è la ricerca del nome che mi interessa o mi appassiona.
Possiamo chiamarla anche semplicemente “incontro”.
Piuttosto quello che mi interessa sono i contenuti che saremo capaci di porre nella discussione.
Riuscirà la Sinistra Ebolitana a realizzare questo che per me resta un grandissimo obiettivo?
Io sono convinto che nella nostra città ci siano le potenzialità, le capacità, le intelligenze per farlo!
Staremo a vedere.
