La Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi ha realizzato il progetto sulle Celebrazioni
dell’anno Leviano che si presenta con un partenariato importante, numeroso.
I Comuni di Eboli, Aliano, Grassano, la Comunità Montana Sele Tanagro, la Fondazione Carlo Levi di Roma, Svimez, la Coldiretti regionale, il Cispai centro interuniversitario delle paste alimentari, la rete delle Città di Acquerello, Istituto Superiore Perito-Levi, Pro loco di Eboli, l’associazione Gattopane, Assotes associazione del turismo esperenziale, Uncem, l’Ente Riserve, il Museo della dieta mediterranea di Pioppi sono gli attori di un atto di attività che sarà articolato in molte iniziative strutturate nei mesi che seguiranno.
La guida, affidata alla Fondazione Luigi Gaeta Centro studi Carlo Levi, rappresenta un riferimento importante per l’opera che svolge da tempo nella promozione del pensiero e delle opere di Carlo Levi, fondendo questa specificità con la più ampia prospettiva di analisi e dibattito di quella che era e resta ancora la “Questione meridionale”. Con il Comune di Eboli è stato sottoscritto uno protocollo d’intesa sul brand “Cristo si è fermato a Eboli”, l’opera maxima di Carlo Levi da cui prende spunto la proposta progettuale delle celebrazioni dell’anno Leviano – XVI edizione. Si celebrano così tre decenni cruciali: 50, quanto gli anni trascorsi dalla morte di Carlo Levi; 80 perché 80 anni fa fu pubblicato “Cristo si è fermato ad Eboli”; 90 perché 90 anni fa, era il 1935, Levi fu mandato al confino in Basilicata, a Grassano prima e Aliano dopo, dove
è seppellito, per la sua attività antifascista.
L’obiettivo di queste celebrazioni è raccontare non solo l’opera ed il pensiero di Levi, ma agire
seguendo questo suo pensiero di libertà, di democrazia, di costruzione di opportunità, di sviluppo per un Sud che non vuole e non può essere confinato, di un Sud che ha potenzialità significative che vanno colte e rese operative. Levi ci chiama a costruire sempre di più quella cultura delle opportunità, liberandoci dei lacci dell’assistenzialismo e dai poteri oppressivi di chi ancora oggi pensa di attendere un “liberatore”, insegnandoci a camminare invece da protagonisti con la forza
delle nostre idee e con la consapevolezza di potercela fare. Un ruolo fondamentale hanno i nostri luoghi, che sono soprattutto aree interne, aree che tendono a spopolarsi, aree che sembrano non trovare argine allo spopolamento, malgrado tante misure disostegno allo sviluppo, di politiche poste in essere sia nel passato che oggi. Ma le opportunitàeconomiche che ci sono, dal al Pnrr alla Strategia delle aree interne, che ci vede coinvolti con un programma a cui il territorio sta lavorando, costituiscono elementi fondamentali per invertire la
rotta. Eppure quella rotta sembra non invertirsi, visti i dati sullo spopolamento, sulla migrazione dei nostri giovani, sulla mobilità sempre più spinta che interessa soprattutto i piccoli centri.
Cosa può fare un progetto? Innanzitutto puòmettere intorno ad un tavolo gli elementi decisori, come la politica, ma anche associativi e culturali che sono impegnanti quindi in campi diversi. Uomini e donne con la precisa responsabilità concreta e morale perché si punti a costruire una unione d’intenti, convinti che ragionando insieme le soluzioni ci sono e, soprattutto, sono possibili quei cambi di paradigmi attesi e ormai necessari.
Cosa prevede il progetto? Incontri – dibattiti sulle prospettive di sviluppo economico, sociale e
culturale del Mezzogiorno d’Italia, il dialogo tra studiosi es esperti, azioni promozionali, animazione, laboratori, eventi, mostre, pubblicazioni. Il progetto è un grande grande contenitore che per un intero anno punta soprattutto a far riflettere, a far ragionare insieme chiunque sarà coinvolto a vario titolo direttamente o indirettamente.
LE INIZIATIVE
Le iniziative si dividono per sezioni
SEZIONE I – L’avvio del progetto è il 25 gennaio, presso il Liceo Perito, con la presentazione delle
attività e la presentazione del Rapporto Svimez. Si inizia attraverso uno strumento che mette su
carta le analisi economiche e sociali del Mezzogiorno. Sono i dati di partenza, il “racconto” di quello
che siamo, da cui partiamo in questo viaggio lungo un anno intero.
Marzo 2025: Convegno internazionale “Per ricordare Carlo Levi a 50 anni dalla morte”, che si terrà
ad Eboli. E’ il nostro omaggio a Levi, al suo pensiero, alla sua opera. Seguirà la mostra presso il
Complesso monumentale San Francesco “L’ultimo viaggio di Carlo levi”. Marzo – Maggio 2025 ore
17.00 – 19.00 da martedì al sabato – La mostra, attraverso una serie di fotografie di Augusto Viggiano,
ripercorre le celebrazioni che hanno accompagnato le spoglie di Carlo Levi nel percorso da Roma ad
Aliano
SEZIONE II – La seconda sezione è dedicata ai workshop sullo Storyliving, cioè vivremo la storia di
Carlo Levi, attraverso attività di animazione che ci faranno ben comprendere, in maniera
comunicativa ed accattivante, la sua opera.
Febbraio 2025 sarà valorizzata l’importanza della figura di Carlo Levi in un contesto agroalimentare
ed enogastronomico con un focus sulla identità culturale, artistica ed antropica del territorio.
Marzo 2025 coinvolgimento degli operatori turistici e della comunicazione
Aprile 2025 presentazione dei prodotti turistici Storyliving
Agosto -Ottobre 2025 – ore 17.00 – 19.00 dal martedì al sabato – Inaugurazione esposizione ore
17.00 Complesso Monumentale San Francesco “In viaggio in Lucania con Carlo Levi”
SEZIONE III – Giugno 2025: Convegno nazionale ore 11.00 – Sala Mangrella Complesso Monumentale
San Francesco “Stili alimentari e prodotti tipici nel mezzogiorno contemporaneo”
Giugno 2025: “Eboli, e il Ciauliello una lunga storia di territorio”, tre giorni di eventi che si terranno
ad Eboli, con convegni, mostre, talk show, cooking show, en plein air, spettacoli musicali, la seconda
edizione di Eboli in Acquerello, in collaborazione con la Coldiretti Regione Campania, La Rete Italia
Città InAcquerello, e la Fondazione Carlo Levi, e vedrà anche la collaborazione degli albergatori e dei
commercianti locali e dell’Istituto Artistico Perito Levi di Eboli.
SEZIONE IV – PREMIO INTERNAZIONALE CARLO LEVI – XIII edizione 19- 20 settembre 2025. Per
ricordare Carlo Levi a 80° anni dalla pubblicazione del libro “Cristo si è fermato a 17 Eboli”. Presso il
Cinema – teatro Italia di Eboli ci sarà la cerimonia di premiazione a cui seguirà la Rievocazione Storica
“Cristo si è fermato a Eboli il più appassionante e crudele memoriale dei paesi del sud”.
Settembre 2025 ore 10.00 prima proiezione/ ore 17.00 seconda proiezione di “Cristo si è fermato a
Eboli” di Franco Risi presso il Cinema – teatro Italia – Eboli
Novembre 2025 si terrà il IL FORUM dell’economia – MODELLI DI SVILUPPO, ASSETTI DEMOGRAFICI
E POLITICHE CULTURALI NEL MERIDIONE: TRA MEDITERRANEO E PROCESSO D’INTEGRAZIONE
EUROPEA dal 22 novembre –Sala Mangrella, Eboli. Si tratta di una due giorni intensa, con convegni,
seminari, laboratori. Obiettivo è, ancora una volta, mettere al centro dei dibattiti la figura e l’opera
di Carlo Levi approfondendo il rapporto tra politica ed economia del Mezzogiorno d’Italia. In questa sede, l’attenzione sarà focalizzata sulle aree interne campane, in particolare area SNAI – Seta, che rappresentano il principale bacino di riferimento analizzandone le dinamiche che le
contrappongono alle aree costiere. Un vero e proprio tour che l’Associazione per lo Sviluppo
dell’Industria del Mezzogiorno ha deciso di intraprendere «per tornare ad un meridionalismo che contribuisca alla costruzione di un Paese unito territorialmente e coeso dal punto di vista sociale». Chiusura dell’anno Leviano Dicembre 2025. Convegno nazionale ore 11.00 “La percezione dell’opera di Carlo Levi nel Mezzogiorno in Trasformazione 1945-1975” Aula Consiliare “Isaia Bonavoglia”.