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Durante la nottata, verso mezzanotte e venti, una esplosione potentissima ha svegliato tutto il centro cittadino Ebolitano.

Qualcuno ha pensato ad un tuono, qualcuno ha pensato alla esplosione di una bombola del gas. Invece no!

Si è trattato di una bomba che ha divelto la saracinesca di un negozio di tabacchi lungo il viale Amendola, nel cuore della città!

Un atto che solo per mera casualità non ha determinato danni alle persone.

A mezzanotte e venti c’è ancora qualcuno in giro, sia a piedi che in auto.

Un atto che ci rimanda immediatamente con la mente , al clima degli anni ottanta.

Un atto che deve preoccupare davvero , in quanto manifesta arroganza e sicurezza nei propri mezzi.

Per il luogo e per l’ora!

La preoccupazione è che siamo dinanzi ad un salto di qualità della criminalità che interessa la nostra città che da troppo tempo sembra avvitarsi, in modo quasi rassegnato, in una spirale di degrado sociale estremamente pericolosa.

Spaccio di droga, risse, furti in negozio ed appartamenti, aggressioni, illegalità diffuse.

L’impressione è che per troppo tempo questi fenomeni siano stati sottovalutati dalle istituzioni , dalla politica, dal mondo culturale della città.Un articolo sul giornale, un po’ di commenti fine a se stessi sul marciapiede, la croce buttata addosso agli immigrati (che c’è di più auto assolvente che indicare il “mostro” nei neri che ” hanno invaso ” le nostre Città ? ), qualche richiesta dell’esercito per strada ( la panacea di tutti i mali!), una invocazione a fare le ronde cittadine (che dove sono state fatte si sono rivelate un fallimento totale!), la richiesta delle video camere (tantonormai siamo spiati in ogni.momento della giornata ) un comitato provinciale dell’ordine e la sicurezza pubblica con una maggiore presenza delle forze dell’ordine in città per qualche giorno….punto!

Risposte inadeguate che hanno guardato più al contingente, all’immagine , a soddisfare la “pancia” del cittadino medio.

Da troppo tempo purtroppo, a me sembra manchi una strategia di intervento su più fronti contro ogni forma di illegalità e di criminalità.

Dove sono gli anticorpi immessi nella comunità ebolitana per contrastare davvero i fenomeni di illegalità che interessano la città?

Sul finire degli anni ottanta , e negli anni novanta si rispose al clan con una continua denunzia sociale, si rioccupò la piazza con iniziative pubbliche per riappropriarsi di spazi in cui diventava pericoloso avviarsi (non c’era bisogno delle ronde! Erano i cittadini che si riappropriavano del territorio.

Con le istituzioni e le forze politiche e sociali in testa.)E poi il lavoro delle scuole, delle associazioni.

E poi ancora il protagonismo delle istituzioni locali contro lo spaccio, contro lo sfruttamento delle prostituzione, contro la illegalità diffusa, la acquisizione al patrimonio comunale dei beni confiscati alla camorra che aveva imperversato per anni sul nostro territorio rappresentava una chiara risposta alla criminalità.

Se vogliamo le stesse demolizioni delle case abusive sulla litoranea avevano questa caratteristica

Io mi auguro che la bomba della notte non sia il segnale di ricomposizione di nuclei di malavita organizzata nella nostra città, ma è evidente che sottovalutare questo episodio sarebbe gravissimo, come sbagliato sarebbe fermarsi a risposte di facciata o allo sfogo da marciapiede.

Io penso che immediatamente vada convocato il Consiglio Comunale in via d’urgenza, e sarebbe importante una iniziativa pubblica in piazza, promossa dal primo cittadino, cui siamo chiamati a partecipare le forze politiche tutte, le organizzazioni Sindacali, i rappresentanti delle categorie produttive a partire da quelle del commercio ed il mondo associazionistici e culturale per dire che Eboli non ci sta!

Eboli non vuole tornare a rivivere l’incubo degli anni passati.

E individuare insieme una strategia di risposta sociale .

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