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Che la decisione della Regione Campania, a guida De Luca, di realizzare un ospedale di 304 posti letto a Battipaglia che dovesse rappresentare l’Ospedale Unico della Piana del Sele, con il conseguente declassamento dell’ospedale di Eboli, ridotto a mero ospedale di comunità, fosse una pasticciata scelta tutta politica e che di tecnico non ci fosse nulla, ho provato a dirlo già oltre un anno fa, quando nelle segrete stanza regionali fu assunta questa decisione ed ho provato a ripeterlo in ogni sede possibile.

Ora è il T.A.R. che lo dice, con una sentenza che boccia quella scelta proprio sul terreno tecnico.

C’era un problema di fonti di finanziamento? Lo sapevano!

Glielo aveva detto il Ministero e avevamo sollevato la questione negli incontri avuti.

Senza avere risposte convincenti.

C’era un problema idrogeologico? Lo sapevano!

Era stato evidenziato quando era stato spiegato il perché non andava bene il terreno in località “Acquarita” di Eboli che aveva le stessissime caratteristiche dell’area scelta a Battipaglia: vicinanza alla uscita autostrada, terreno già di proprietà ASL.

Sicuramente su questo piano lascia perplessi, molto perplessi, la strategia difensiva della Regione Campania dinanzi al TAR.

Ma questi sono affari loro, e francamente non mi interessa entrarci più di tanto.

Quello, però, che non è consentito alla Regione Campania è prendere per i fondelli una città ed i suoi rappresentanti istituzionali, cercando di dare carattere e valenza tecnica ad una scelta meramente , assolutamente, totalmente politica.Infatti a me, in questa sede, interessa esclusivamente il dato politico.

La domanda, infatti, ora è: “cosa intende fare ora la Regione Campania dopo la sentenza del T.A.R.?

Si intende procedere sulla strada giudiziaria facendo ricorso dinanzi al Consiglio di Stato?

Legittimo! Assolutamente legittimo!

Ma è questa la risposta che ci si aspetta da una istituzione come la Regione Campania?

Perseverare nella difesa di una scelta che ha spaccato il territorio?

Una scelta che non è stata condivisa!Una scelta che ha portato i più importanti comuni della Piana del Sele a confrontarsi, appunto, sul terreno giudiziario.

Una scelta che ha vanificato il lavoro comune svolto fino a quel momento, in perfetto accordo dai due Sindaci.

Una scelta che ha rinfocolato , negativamente, spinte campaniliste assolutamente da bandire.

Fra l’altro con il rischio concreto di perdere i finanziamenti!

Visto il pericoloso dilatarsi dei tempi.Io penso, invece, che una Regione che avesse davvero a cuore lo sviluppo omogeneo di una area nevralgica come la Piana del Sele, sulla quale però la Regione a guida De Luca sembra credere poco (la vicenda dei rifiuti grida ancora vendetta al cielo!) fermerebbe immediatamente “le bocce”, eviterebbe inutili e dispendiose perdite di tempo giudiziarie, chiamerebbe intorno ad un tavolo i Sindaci dei paesi della Piana, a partire dai Sindaci di Battipaglia ed Eboli, e li inviterebbe a ripartire da dove erano rimasti nella ricerca di una area condivisa su cui fare sorgere l’ospedale unico, dettando i tempi ed assumendo il coordinamento.

Ovviamente quanto sopra va di pari passo con impegni precisi su un fatto : che sull’ospedale Unico della Piana del Sele ci si investa, ora ma anche in futuro quando sarà realizzato il mega ospedale di Salerno all’ Arechi.

Altrimenti tutto sarebbe vanificato!

In mancanza il dubbio di una mera operazione politica, con la quale la sanità poco ha che fare, diventerebbe ancora più forte.

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