È iniziata in maniera esplosiva la prima puntata di ‘Varie ed Eventuali’ su Radio Eboli 1. “Questa amministrazione comunale è stata un fallimento!” Non ha usato mezzi termini l’ex vice sindaco ed assessore all’Urbanistica, nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Eboli guidata dal sindaco, Mario Conte. Poi ha condannato il primo cittadino al girone dantesco degli ignavi a causa del suo ” silenzio omertoso” su diverse questioni a partire dalla vicenda del presunto ‘hacker’ che avrebbe colpito l’assessore alla sicurezza, Antonio Corsetto, attribuendogli la paternità di alcune foto scattate al fondo schiena di due ignare ragazze che prendevano il sole in un lido. ” Sarà la polizia postale a stabilire se c’è stato o meno un hacker che si è introdotto nello smartphone di Corsetto e poi si vedrà, sebbene tutti siano innocenti fino a prova contraria. Nei Paesi di democrazia avanzata basterebbe l’ombra del sospetto perché l’assessore rassegnasse le dimissioni dall’incarico o le venissero richieste.” Tutto è avvenuto nel corso di un programma trasmesso in diretta streaming da radio eboli 1. L’aggettivo ‘omertoso’ è stato usato spesso da Cicia nel corso del programma, anche per stigmatizzare la mancata solidarietà, da parte di settori amministrativi e della società civile legati alla questione femminile, verso le ragazze immortalate di nascosto mentre stavano semplicemente in costume sotto l’ombrellone per poi finire in una chat privata oggetto di commenti maschili. Omertosa pure l’opposizione progressista ma non solo su quest’argomento, bensì anche sulla questione dell’incendio delle ecoballe a Persano “… perché questo prefisso ‘eco’? Sono balle di rifiuti compattati la cui natura non è meglio definita…”. Silenzio, secondo Cosimo Cicia, anche sugli accordi presi in merito alla Alta Velocità e sulla centrale Terna. La videosorveglianza? “…ditecelo solo quando l’avete finita!”. Critiche a 360 gradi insomma, anche sulla questione del puc e l’Urbanistica, sullo svincolo autostradale : già è calato il silenzio sulle file e sulla drammatica morte dei coniugi Valiante. Curiosa anche la questione dei 5 dossi in venti metri in via Scocozza, questione strettamente legata al bando per la nomina del nuovo comandante dei vigili : “… io non sono la Sibilla Cumana, ma sono pronto a scrivere il nome del nuovo comandante in una busta sigillata da aprire al momento della proclamazione…”. Uno spettatore del programma radiofonico gli ha fatto notare che nei requisiti per la nomina a comandante dei vigili dev’esserci quello di avere già svolto funzioni in merito a questa materia. Cicia a questo punto ha rivelato una indiscrezione : una ‘manella’ ha fatto introdurre un ‘anche’ fra i requisiti. Questa particella aggiuntiva apparentemente insignificante aprirebbe nuove porte per la futura nomina. Cosimo Cicia è presidente provinciale e vicepresidente nazionale dell’ordine delle professioni infermieristiche. Almeno sul versante della Sanità ci sono buone notizie: in arrivo c’è un concorso per 200 posti da infermiere ed oss, per adoperare strumenti e sale operatorie nuove di zecca ma ferme da due anni. Ma Cosimo Cicia, questo fiume in piena, avrà intenzione di candidarsi da qualche parte? Il presidente dell’Ordine afferma che non intende fare accavallare incarichi istituzionali con incarichi politici ma, ribadendo il giudizio negativo sull’ operato del sindaco Conte, pur avendolo sostenuto in fase di ballottaggio, non esclude una sua partecipazione alla formazione di una lista in lizza per le prossime elezioni amministrative. Abbiamo provato a metterci in contatto con l’ assessore Corsetto, ma, per il momento, nei nostri confronti, preferisce un meditato silenzio. Raccogliendo alcune dichiarazioni negli ambienti di maggioranza, si tende a fare quadrato intorno all’assessore alla sicurezza, e ,seppur con un certo imbarazzo, si teme ad escludere le sue dimissioni dall’incarico in attesa che la polizia postale faccia chiarezza sul misterioso hacker, così come attendono chiarezza le donne fotografate in spiaggia a loro insaputa. Stamattina con una lettera al direttore del quotidiano ‘le Cronache’, che ha pubblicato un articolo sulla vicenda, il sindaco, Mario Conte, ha ricordato che la sua giunta, con le opere, si è sempre schierata dalla parte delle donne, ma neppure una volta ha scritto il nome di Antonio Corsetto.