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Si trascina la polemica sui tablet ai consiglieri comunali. Dopo le critiche di Fratelli d’Italia e lo sdegnato rifiuto dei devices in dotazione da parte dei consiglieri dem, è il turno dei capigruppo di maggioranza intervenire su un concetto nuovo che per i profani potrebbe avere richiami fantascientifici o prodigiosi : LA DEMATERIALIZZAZIONE. “La nuova strutturazione delle attività di consiglieri comunali ed assessori, declinata con nuovi strumenti, a cominciare dai tablet, rappresenta una modalità moderna che garantisce certezza nelle comunicazioni, rapidità nei contatti, risparmio nel consumo di carta, tutela dell’ambiente. Rispettiamo il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), in linea con gli obiettivi strategici della nostra amministrazione. Come ha sottolineato l’assessore Nadia La Brocca, artefice di questa rivoluzione che assicura risparmio al Comune, fare dematerializzazione non è una moda o una maniera per garantire vantaggi a qualcuno, ma una modalità per ridurre il consumo di carta, assicurando così risparmio, salvaguardia delle risorse e tutela dell’ambiente.

Dotare di tablet gli amministratori risponde a diverse esigenze: risparmio nel consumo di carta e di toner, visto che il singolo tablet costa un canone mensile irrisorio e viene acquisito con la formula del comodato d’uso attraverso una convenzione Consip riservata ai sistemi digitali nella pubblica amministrazione; rispetto della normativa specifica relativa all’Amministrazione Digitale, che segnala Eboli tra i Comuni virtuosi. Obiettivo dell’Amministrazione comunale è assicurare risparmio, abbattendo i tempi e consentendo a chi amministra accesso alle documentazioni in tempi rapidissimi. Basterebbe conoscere le modalità imposte ai Comuni e quanto risparmio si assicura all’Ente attraverso la dematerializzazione per comprendere come Eboli abbia avviato una fase di risparmio sotto tutti i punti di vista: altro che spreco, come qualcuno tenta di far passare. Gli strumenti digitali serviranno a svolgere tutte le attività previste da un moderno Consiglio Comunale, attento ai costi ed all’ambiente. Per strumenti digitali, in questo caso, intendiamo i tablet, non i telefonini. C’è chi racconta anche questa bufala, mentre invece i telefonini non vengono assolutamente forniti agli amministratori, come qualcuno dice per mero populismo politico. Diffondere delle false informazioni significa confondere i cittadini e non dare l’esatta dimensione di quanto accade a livello istituzionale, dove l’azione amministrativa ha centrato l’obiettivo di snellire le procedure, garantire risparmio e tutelare l’ambiente. Inoltre, i consiglieri comunali potranno esercitare sempre meglio la loro funzione, accedendo alle documentazioni in tempi rapidi e senza costi per il consumo di carta. E’ singolare, infine, che tra coloro i quali si schierano contro questa azione di riduzione dei costi ci sia chi milita nel partito della presidente Meloni, che aveva aumentato il bonus per i supporti digitali e tecnologici per i parlamentari, modernizzando le procedure e garantendo risparmi”. Firmato : Matteo Balestrieri, Antonio Alfano, Vito Maratea, Adolfo Lavorgna e Pasquale Ruocco. E la Maggioranza fa quadrato.

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