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È con un certo imbarazzo che scriviamo qualche rigo sull’increscioso episodio che ha colpito l’assessore alla sicurezza ed alla manutenzione di Eboli, Antonio Corsetto di professione vigile urbano.

La stampa se n’è occupata con la dovuta prudenza ed anche noi abbiamo ricevuto, da un profilo fake, un messaggio un poco contorto con allegato lo screen shot di una chat privata e pruriginosa nella quale un presunto Corsetto postava i glutei di due ignare bagnanti presso un noto stabilimento balneare. Le donne, ritratte di spalle, anzi, di sedere, non sono riconoscibili, ma non facevano altro che le bagnanti in costume. I loro rispettabili glutei sono stati oggetto di commento presso gli avventori di una chat privata che non è a luci rosse ma ripercorre le orme dei film di Vanzina, quelli con Pierino interpretato da Alvaro Vitali che spia dalla serratura delirando con esclamazioni romanesche e bavose. Un noto gruppo ebolitano su facebook nei commenti ha riproposto le foto ed avviato un processo morale sulla sessualizzazione dei glutei. Corsetto ha immediatamente denunciato contro ignoti di non essere l’autore degli scatti e si è rivolto ai carabinieri ed alla polizia postale. Proprio a Corsetto doveva capitare, propugnatore, in testi ed immagini, dei valori della famiglia tradizionale e cristiana, soprattutto sui social. Antonio Corsetto, attivo sui social, posta Immagini dove la morigeratezza dei costumi e le ragioni del cuore prevalgono su tutto!

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