Per l’intera giornata sindaco, assessore all’ambiente e tecnici comunali sono rimasti in contatto con i vertici dell’ARPAC per tenere sotto controllo la qualità dell’aria all’indomani dell’incendio sviluppatosi nell’area di Persano. «Abbiamo emesso immediatamente un’ordinanza – ricorda il sindaco di Eboli, Mario Conte – come misura di precauzione emergenziale, essendo la zona bassa del territorio comunale interessata alla presenza del fumo che si era sprigionato dal rogo. Fortunatamente, però, il vento che da qualche ora soffia nella nostra zona ha portato lontano il pericolo, indirizzando la colonna di fumo verso il mare. Rimane alta la nostra attenzione soprattutto per le produzioni agricole, occorrono verifiche puntuali per rassicurare i cittadini anche perché ho personalmente sentito i sindaci del territorio che hanno confermato come le fiamme non siano ancora del tutto spente. Sarà importante anche verificare le cause che hanno portato all’incendio di rifiuti per i quali, insieme con altri sindaci, all’epoca del loro trasferimento a Persano chiedemmo che quelli provenienti dalla Tunisia venissero ricaratterizzati e smaltiti nell’impianto di Polla, da dove erano partiti, naturalmente il tutto sotto il controllo delle autorità competenti». Come accennato, i vertici comunali sono in contatto continuo con l’agenzia regionale per l’ambiente. «L’ARPAC ha già avviato il monitoraggio dell’aria – ha annunciato l’assessore comunale all’ambiente, Nadia La Brocca -. E’ stata sistemata una prima colonnina di rilevazione nell’area dell’incendio, una seconda sarà sistemata a breve. Si tratta, naturalmente, del monitoraggio sulle sostanze eventualmente disperse nell’aria. Ma già nei prossimi giorni sono programmate attente indagini per verificare se sui terreni vi siano depositate sostanze nocive».