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Si è consumato l’ennesimo sfregio alla nostra terra! Doloso o meno poco importa.

I danni non terranno conto delle modalità con cui si è sviluppato.

L’incendio mastodontico dei rifiuti stoccati a Persano, è figlio e responsabilità di chi scelse questo luogo: Ministeri vari, Regione Campania e Provincia di Salerno.

Una scelta che ignorò le rimostranze e le motivazioni addotte dai comuni di Serre, Eboli, Altavilla e Albanella, con scarsa partecipazione dei cittadini.

Ma perché stoccarle a Persano?

Erano stati “lavorati e predisposti” per l’invio a Polla e lì dovevano ritornare.

Non ci fu logica in quella scelta.

Se non quella di “punire” per l’ennesima volta un’area territoriale che fatica a rialzarsi e che, ogni volta che ci riesce, viene puntualmente costretta a triplicare gli sforzi per riuscire a mettere in piedi una situazione in cui gli altri (De Luca, Alfieri, ministri vari) hanno svolto un ruolo determinante, ovviamente in negativo.

E adesso? Non ci sono soldi che possano risarcire i danni arrecati.

E non basta neanche alzare la voce e gridare basta con la distruzione e deturpazione del nostro territorio.

Dobbiamo pretendere un monitoraggio dettagliato del territorio interessato.

Vasto o non vasto deve essere effettuato alla luce del sole.

Non c’è nulla di più dannoso e pericoloso del nascondere i danni e i pericoli stessi.

Vogliamo sapere!

Sindaci e amministratori locali devono prendere atto della gravità della situazione (non escluderei un consiglio comunale congiunto e urgente con i comuni dei territori coinvolti) e con un atto ufficiale pretendere un “ambiente“ sicuro per la salute dei cittadini, per lo sviluppo agroalimentare e turistico.

E stavolta con una massiccia presenza dei cittadini.

Alfonso Del Vecchio PCI Eboli

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