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Consorzio farmaceutico intercomunale.
Non tutti sanno che il comune di Eboli detiene il 33% di quote in questo ente.


Nato come strumento per gestire farmacie al servizio della collettività è diventato presto un carrozzone politico.
Negli anni ha prodotto debiti mostruosi e tutti quei soldi sono stati ripianati dai comuni.


Ultimo bilancio è caratterizzato da un debito di 1.600.000 euro che verrà distribuito nei tre comuni (550.000€ a carico degli ebolitani!).

Con il tempo sono fuggiti Scafati e Salerno.
Eboli vuole restare a tutti i costi in questo consorzio.


Ma perché? Facile a dirsi.

L’ex sindaco Melchionda nel 2015 venne eletto presidente poi dimissionario per incompatibilità.


L’ex sindaco Cariello pose al centro di un presunto scambio di favori la nomina del nuovo presidente del Consorzio ed è finita con un arresto.


L’attuale sindaco ha approvato il bilancio insieme ad Alfieri e costringerà i suoi consiglieri a ripianare i debiti con i soldi degli ebolitani ma nel mentre indicava due professionisti rispettivamente nel collegio dei revisori e nel consiglio di amministrazione.


Grazie a questi politici e ai loro consiglieri Eboli rimane nel consorzio farmaceutico intercomunale.
Costi quel che costi.

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