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di Gerardo Rosania.

“La approvazione , da parte della Camera dei Deputati del Disegno di Legge ” Calderoli ” sulla Autonomia Regionale Differenziata e la contemporanea approvazione da parte del Senato della Repubblica , ” in prima lettura” , della Legge di Riforma Costituzionale relativa alla ” Elezione Diretta del Presidente del Consiglio ( c.d. ” Premierato”), configurano una vera aggressione alla forma di Democrazia Parlamentare nata dalla Resistenza e di cui la Carta Costituzionale rappresenta la sintesi più alta , frutto del contributo delle grandi culture politiche del tempo : quella Socialista/Comunista , quella Cattolica e quella Liberale” .
Con queste parole inizia la lettera di invito alle forze politiche , sociali e culturali di Eboli che intendono contrastare la ” Autonomia Differenziata Regionale”, anche attraverso la raccolta delle firme per il Referendum abrogativo nel momento in cui esso verrà indetto, e la Riforma Costituzionale sulla elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, predisposta dal ” gruppo promotore del coordinamento cittadino”.
L’iniziativa è rivolta a forze politiche, sociali culturali presenti sul territorio ma anche a singoli cittadini sensibili ai temi sollevati.
Una iniziativa coraggiosa considerando l’area culturale cui , fondamentalmente, si rivolge . Una area nella quale , negli ultimi 30 anni , hanno prevalso divisioni, litigi, scelte contrapposte anche su questioni come le modifiche costituzionali, e che ora si tenta di aggregare intorno ad una battaglia di portata epocale per l’Italia intera ed il Mezzogiorno in particolare .
Una iniziativa coraggiosa ma inevitabile se si vuole dare un senso alla battaglia contro la autonomia Regionale differenziata , ( che è già legge!) e contro il Premierato che ha avviato il percorso di modifica costituzionale, anche in considerazione dei tempi strettissimi : se si volesse fare convocare il Referendum Abrogativo della legge ” Calderoli”“ entro la primavera 2025 bisognerà raccogliere le 500.000 firme necessarie entro il 30 settembre.
Un lavoro immenso da compiere. Per questo la nascita del coordinamento diventa indispensabile.
Le recenti elezioni europee hanno mandato dei segnali abbastanza chiari:
-Da un lato un allontanamento dei cittadini dalla politica che ormai ha raggiunto i livelli di un vero allarme democratico, perché non sarà facile convincere chi si è astenuto a tornare a votare;
-Dall’altro lato il Mezzogiorno ha detto di non condividere la scelta della Autonomia Differenziata, che abbandona il Sud a se stesso e ne cristallizza il ritardo rispetto al resto del Paese.
In prospettiva poi c’è il ” premierato” , che determina il superamento di quel fondamento della Costituzione Italiana rappresentato dalla autonomia reciproca fra potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario , di cui il Presidente della Repubblica è arbitro e garante.
Una riforma che marginalizza il Parlamento e rafforza il Governo.
Un nuovo, devastante, disegno della democrazia, in cui il potere è concentrato nelle mani dell’Esecutivo
Occorre, allora , che dai territori, a partire dal Mezzogiorno d’Italia , ci sia una risposta unitaria forte, sulla scia della manifestazione romana di Martedì scorso, promossa da tutte le forze che si oppongono a questo sfregio della democrazia messo in piedi dalla maggioranza di destra che governa i Paese .
Da qui è partito il “gruppo promotore della costituzione del coordinamento cittadino” facendo leva, per altro, sulla grande tradizione politica e culturale di una città come Eboli che , al di là di quanto accaduto negli ultimi 20 anni che ha portato a votare alle ultime europee meno del 38% degli elettori, ha sempre saputo scrivere pagine importantissime in occasione delle grandi battaglie locali e nazionali. Diventando punto di riferimento per l’intera Provincia di Salerno.
Per questo il ” gruppo promotore” ha inteso promuovere questo incontro di tutti i soggetti politici e sociali interessati per il giorno 1/7/2024 alle ore 18,30 presso.l’hotel Grazia di Eboli.


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