L’altra mattina le vie del centro storico erano disseminate di deiezioni equine, di cacche di cavalli. La rabbia dei ristoratori è montata come i due destrieri bianchi dai loro misteriosi cavalieri.
Clop-clop-clop… trottavano nel silenzio, come negli spaghetti western di Sergio Leone, ma nessuno è andato a chiedere : ” Ehi, straniero, cerchi rogne?”. Quasi onirica l’immagine dei cavalli bianchi per le vie di Eboli, città di pace…diremmo romantica se non fosse per la scia di cacate che li seguiva sul lastricato. Cosa fare delle deiezioni equine? È surreale immaginare i cavalieri che scendono dai destrieri per raccogliere gli escrementi dei nobili animali. “In realtà credo proprio che i cavalli non dovrebbero circolare in centro…” Ha dichiarato la nota animalista Caterina Sorvillo ai microfoni di Minority Report.
Strana coincidenza quella dei cavalli al trotto con la presenza della fiera di maggio nei pressi del centro commerciale “Le Bolle”: anche lì sembra che i permessi scarseggiassero e sono fioccare le multe. L’Oipa di Caterina Sorvillo ha inoltre documentato un presunto maltrattamento degli animali in fiera, soprattutto di polli chiusi in gabbie troppo strette ed equini chiusi al caldo nei van. Gli animalisti non chiedono l’abolizione di questa fiera bensì la sua regolamentazione nel senso che chiedono una fiera senza animali, ma non si esprimono sull’oggettistica. Però gli espositori, “…di indole anarchica…”, come li ha definiti un ex assessore, sembra proprio che non ne vogliano sapere.