Hanno ricevuto oggi dalle mani del Magnifico Rettore dell’Università di Napoli l’Orientale, prof. Roberto Tottoli, e dal Sindaco di Eboli Mario Conte, una pergamena e una targa due ex lavoratori dell’azienda Agricola S. Cecilia Petruccia.
Il duplice riconoscimento consegnato a Giuseppe Titolo e Francesco Altieri, rispettivamente 94 e 93 anni, per onorare l’impegno quarantennale da essi profuso nella cura delle terre de l’Orientale.
È stata per Eboli l’occasione di celebrare il primo maggio, festa dei lavoratori, dedicandola in particolar modo al lavoro in Agricoltura, una ricchezza per il nostro territorio.
A promuovere l’iniziativa Luigi Adinolfi, responsabile del patrimonio UNIOR sede distaccata di Eboli, figlio del dottor Matteo Adinolfi che ne fu il primo direttore tecnico.
Proprio Adinolfi ha voluto leggere una lettera dedicata non solo a Titolo e Altieri, bensì a tutti i lavoratori che nel corso degli anni hanno mantenuto e curato il meraviglioso patrimonio dell’azienda di proprietà dell’Università. Una tenuta di oltre 780 ettari che si snoda tra Eboli e Battipaglia e che, ancor oggi, viene coltivata dagli affittuari a pieno campo.
A sottolineare come l’azienda sia stata in passato terreno di lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori Giovanni Tarantino che per qualche tempo ne fu esponente sindacale Cgil.
Oltre alle famiglie dei premiati, erano presenti i vertici dell’Università, tra cui il direttore Generale dell’Ateneo Giuseppe Festinese, e dell’Azienda agricola, ed era presente Vienna Cammarota, la “CAMMINATRICE”, a sottolineare il legame tra la Cina e la sede ebolitana de l’Orientale, la quale a piedi raggiungerà la Cina ripercorrendo la via della Seta di Marco Polo, nonché diversi esponenti dell’Amministrazione comunale.
Nel suo intervento il Rettore Tottoli ha evidenziato il forte legame tra Eboli, dove grazie al lascito di Matteo Ripa è sorta l’Università, e l’attuale sede napoletana ormai conosciuta e apprezzata in tutto il Mondo.
«Oggi siamo qui a dare valore al lavoro, quello vero e impegnativo – ha affermato il Rettore – e attraverso questi due uomini intendiamo premiare tutti coloro che nel corso degli anni hanno salvaguardato un patrimonio magnifico. Ben presto, a testimonianza dell’importanza che l’Ateneo dà alla sede ebolitana, partiranno i lavori per il restauro dei fabbricati e della piccola Cappella di Santa Cecilia».
«La scelta di lavorare a campo aperto – ha voluto sottolineare il Sindaco – è una scelta faticosa ma che difende il territorio. Francesco e Giuseppe, come fece nostro padre, non si sono limitati a lavorare in quell’azienda, ma l’hanno difesa accompagnando la lotta per i diritti dei braccianti agricoli al profondo senso del dovere. Ancor oggi gli affittuari, come la famiglia Alfano che è qui, proseguono con il lavoro a campo aperto, sicuramente meno proficuo ma a tutela dell’ambiente. Una scelta avallata dall’Università cui per questo siamo grati. E i nostri concittadini, che oggi ringraziamo ufficialmente, sono il simbolo della dedizione al lavoro».
L’evento è stato introdotto dall’avvocato Antonio Conte, profondo conoscitore dell’azienda agricola l’Orientale di Napoli, figlio, con l’attuale Sindaco, di un altro storico lavoratore della prestigiosa tenuta.