Riceviamo e pubblichiamo
Avrebbero fatto meglio a dire esplicitamente che erano contro il ” Cessate il Fuoco”! Almeno avrebbero mostrato il coraggio delle proprie idee, condivisibili o meno!
Questa la conclusione cui mi permetto di giungere a valle di una vicenda paradossale che ha coinvolto il Consiglio Comunale di Eboli.
“Città di Pace” che, francamente non merita queste umiliazioni.
I ” comunisti” (sempre loro!) i ” fumogeni”, gli slogan contro la Meloni, il manifesto da affiggere, ritorniamo in commissione (a fare cosa non si capisce!) “siamo tutti per la pace”…..
Ma per carità di Dio, per cortesia: LASCIATE PERDERE!
Queste cose le si possono raccontare a chi non ha seguito la vicenda! Le si potrebbero dire se la vicenda non avesse avuto le tappe umilianti che ha avuto.
Riepiloghiamo:
Inizi di dicembre:
Il coordinamento EboliPace chiede al Consiglio Comunale, massimo organo cittadino, di approvare una delibera che condanni il terrorismo di Hamas e che chieda subito il “cessate il fuoco” in quello che già allora minacciava di diventare un pericolosissimo teatro di guerra e dove già si contavano circa 10.000 morti palestinesi in gran parte donne, bambini ed anziani.
Il coordinamento propone anche l’esposizione al balcone del palazzo municipale di uno striscione con la scritta ” Cessate il Fuoco” realizzato a spese del Coordinamento stesso.
Passa un mese ! Nessuna risposta da parte della Amministrazione.
Salvo per una questione:
“per la esposizione dello striscione occorre un atto del Consiglio Comunale”. Cosa non prevista dall’art. 42 del TUEL, che è quello che definisce categoricamente le funzioni del Consiglio Comunale.
E quindi palesemente in contrasto con la norma!
Il 17 dicembre il coordinamento organizza una iniziativa per il cessate il fuoco in Piazza della Repubblica, per cui verrà attaccato non per quello che viene detto, ma perché non si rilevano bandiere israeliane.
Forse qualcuno avrebbe dovuto ascoltare gli interventi in cui si condannava Hamas e l’attacco del 7 ottobre e si chiede la istituzioni di due Stati.
Ma in questa vicenda si ascolta quando fa comodo, se no si fa finta di essere sordi.
Agli inizi di gennaio il coordinamento EboliPace viene convocato ai lavori della Commissione Consiliare competente!
Una discussione un po’ surreale, e dalla quale, comunque, sembra emergere una mozione “asettica” ( al mio paese si dice : ” Ca nun puzz’ n’addor”).
Ma passano altri due mesi e nulla accade.
(Perché? Non è dato sapere!)
Ma il 7 marzo, finalmente, si va in Consiglio.
Primo punto all’o.d.g. la questione del cessate il fuoco.
Ma il Consiglio va deserto:
Pezzi della maggioranza non entrano in aula. La opposizione ( tranne lodevoli eccezioni) gioca a nascondino, facendo capolino da dietro le colonne dell’aula consiliare.
Immagini deprimenti !!
Ma questo è lo scenario politico Ebolitano!
Non è successo nulla!
Si affretta a dire la Amministrazione Comunale, Sindaco in testa: c’è stato un malinteso!
Cosa significhi nessuno lo sa!
Proteste da più parti!
Si riconvoca il Consiglio entro un paio di giorni? Macché! Passano i giorni .
Ma niente!
In compenso la classica toppa peggiore del buco:
“Tanto anche se si fosse votata quella delibera Netanyahu mica avrebbe fermato l’esercito”?
Sconcertante !
Ma almeno vera! Quello è il pensiero di un Consigliere Comunale ….e probabilmente non è solo
I ragazzi di XD390, vista l’inerzia del Consiglio Comunale, convocano una manifestazione sui temi della guerra in medio oriente e sul cessate il fuoco.
Manifestazione riuscita!
Ma che proprio per quello fa paura!
Ad Eboli le manifestazioni, ormai, fanno paura ad una classe politica abituata più a gestire il potere che a sporcarsi le mani nelle lotte!
Stavolta tutte le orecchie e gli occhi sono apertissimi.
Scopriamo che nella manifestazione :
-c’erano delle bandiere rosse!
(E quale sarebbe il problema? Visto che ognuno poteva manifestare con le proprie bandiere a vantaggio di un valore universale come la pace!)
-Si è parlato male del governo Meloni! Embè?
A parte il fatto che parlare bene di questo governo è impossibile, ma quale è il problema? Fino a prova contraria il diritto di critica resiste.
-i ragazzi hanno invocato la ” intifada”. Embè?
Intifada è parola che rimanda al ” sussulto” , alla gente che si rivolta. Segno di violenza? Di chi ? Di un popolo che riceve violenze e vessazioni dal 1947? E comunque la ” intifada” più famosa è quella delle pietre. Pietre contro cannoni!
Ma intanto occorre convocare il Consiglio per il 9 aprile, un mese dopo la seduta deserta.
Ma i capigruppo, con una maggioranza che, ancora una volta si liquefa come neve al sole, decidono di togliere il punto sul ” cessate il fuoco”. Colpa della manifestazione e dei comunisti!
Un ragionamento un po’ contorto a dire il vero.
Ma tutte le scuse sono le buone pur di evitare che quel punto venga discusso in Consiglio!
Troppi partiti politici dovrebbero giustificare quello che stanno facendo a livello nazionale su questi temi.
Avrebbero fatto una figura migliore se avessero detto che il tema non li interessava.
Un disastro politico immenso , che consegna alla città un Consiglio Comunale sempre più lontano, estraneo, marginale!
Ma c’è un’ altra questione!
Potevano i capigruppo togliere quel punto dall’ordine del giorno di una seduta di seconda convocazione?
No! Non potevano!
Sono in plateale violazione del Regolamento Comunale disciplinante il Consiglio Comunale.
Dovevano andare in Consiglio e ” ritirare” il punto all’ o.d.g.
( E ritirarlo era una facoltà che spettava al presentatore)!
I capigruppo concordano l’odg del Consiglio, ma in prima convocazione! In seconda convocazione l’o.dg.g. è quello della seduta deserta!
Il Segretario Comunale avrebbe avallato? Conoscendone la serietà professionale, non credo proprio.
L’impressione è di un grandissimo pasticcio anche sotto l’aspetto procedurale.
Disastro politico e pasticcio procedurale!
Non c’è altro da dire : quella frase , quel “Cessate il Fuoco” ad Eboli fa paura …..ma proprio tanta paura!
Gerardo Rosania