Sta bene l’assessore Katia Cennamo scomparsa nel corso di una interrogazione sul pollo maleodorante alla mensa della scuola Agatino Aria. Questa la sua dichiarazione nel corso di incontro tecnico tra l’Amministrazione comunale, gli enti del terzo settore e i rappresentanti del centro per l’impiego: «I casi di violenza di genere sono ancora troppo frequenti e le donne hanno bisogno di sentirsi comprese, accolte, accompagnate, sia per uscire dal tunnel nel quale sono precipitate che per tornare ad integrarsi nella società anche dal punto di vista lavorativo». Una iniziativa che si è tenuta nell’aula consiliare di Eboli proprio su proposta sua e del consigliere delegato alle Pari Opportunità, Pasquale Ruocco. Il Tavolo istituito vuole avere lo scopo di evidenziare e mettere in comune le buone prassi di ciascun soggetto e di integrare le reciproche esperienze, per meglio intervenire nel nostro territorio contro la violenza di genere. Ieri, inoltre, è stato presentato agli enti del terzo settore lo sportello donna , un percorso di formazione e integrazione nel mondo lavorativo a cura del Centro per l’impiego (ex ufficio di collocamento).
«Si tratta di avviare concretamente un percorso comune – ha spiegato il consigliere Ruocco – perché le iniziative isolate non bastano. Occorre creare una rete istituzionale di sostegno alle vittime della violenza di genere».
«Da Sindaco e da avvocato purtroppo mi sono imbattuto e mi imbatto ancora in casi di violenza di genere, soprattutto verso le donne – ha dichiarato il primo cittadino Mario Conte – e la sola assistenza legale non basta per far sì che possano ricostruirsi una esistenza serena. Serve aiuto psicologico, concreta assistenza perché trovino un luogo sicuro dove vivere lontano dai propri aguzzini, assistenza per trovare lavoro e rendersi indipendenti. Quindi la rete è necessaria. E questa iniziativa del centro per l’impiego è un primo fondamentale passo avanti. Noi come Comune faremo tesoro dei suggerimenti e della collaborazione del terzo Settore».
Erano presenti all’incontro Francesco Cozzolino (Spes unica), Gerardo Sorgente (Insieme), Roberta Bolettieri (Crisalide), Andrea Simeone e Francesco Giusti (Forum dei Giovani), Enza Di Stasio (Cittadinanza attiva) e i responsabili territoriali del Centro per l’Impiego diretto dal dottor Giovanni Ritorto.