“Ne abbiamo abbastanza!”. Si racchiude in questa esclamazione la sintesi estrema del grave documento di Eboli 3.0, la civica legata all’assessore Enzo Consalvo, che preannuncia la crisi di primavera della Amministrazione Conte dopo la clamorosa defaiance di Eboli Domani al consiglio comunale di ieri, nonostante a settembre, questo gruppo avesse intascato il vicesindaco con super deleghe economiche e l’assessorato alle politiche sociali, frutto del fatidico ‘cambio di passo’ che trasfigurò l’usuale volto sorridente di Consalvo che si corrucciò assai.
“Questa mattina avremmo voluto fare i nostri complimenti all’Assessore La Brocca, la quale, dopo aver modificato il disciplinare per la dotazione e l’utilizzo di apparecchiature informatiche che ha abolito la dotazione di telefoni cellulari ‘comunali’ per assessori e consiglieri, eliminando così i privilegi della politica,
si era spesa per l’approvazione del regolamento, da lei proposto, che avrebbe disciplinato le attività di
vigilanza e controllo del territorio comunale con gli Ispettori ambientali.
Avremmo voluto manifestare tutto il nostro apprezzamento per il lavoro dell’Assessore Consalvo per il recente allargamento del Distretto Diffuso del Commercio Expo-Sele al Comune di Aquara, portato avanti anche grazie al lavoro della collega Villecco.
Inoltre, avremmo voluto ringraziarlo anche relativamente al suo coinvolgimento diretto nei lavori di sistemazione della viabilità in zona ospedaliera sollecitati lungamente dal
Consigliere Walter Gaeta, nonché per l’inizio degli interventi di manutenzione e di rifunzionalizzazione disposti dall’Ente Riserva e portati avanti su spinta ed in sinergia con l’Assessorato alla Fascia Costiera per l’inizio dei lavori nell’area della Casina Rossa.
Avremmo voluto leggere le parole CESSATE IL FUOCO sulla facciata dell’Municipio, così come disposto dalla delibera di Consiglio proposta dalla III Commissione consiliare presieduta dal Capogruppo Balestrieri, che tanto si era speso per l’approdo in Consiglio comunale di questo importante atto condiviso anche con la cittadinanza e con tutte le forze politiche durante più sedute di Commissione e da votare all’unanimità, senza se e senza ma.
Avremmo voluto fare tutto questo ma, invece, ci troviamo mestamente a chiedere scusa alPresidente del Consiglio, il dott. Cosimo Brenga, e alla città per lo spettacolo indegno di ieri sera.” Fin qui i desiderata che si leggono nel comunicato di eboli 3.0, un comunicato grave che apre una nuova crisi nella Amministrazione Conte, la crisi di primavera. “Abbiamo assistito invece, attoniti, all’allontanamento volontario dell’Assessore Cennamo durante un’interrogazione, senza alcuna motivazione e in sfregio alla buona educazione istituzionale (e non solo) che la funzione di assessore comunale le imporrebbe.
A lei, in occasione della ricorrenza della festa delle donne, chiediamo un sussulto di dignità.
Abbiamo assistito alla presenza, durante la mattinata, dell’Assessore Sgritta ad un incontro sindacale e alla
sua assenza immotivata ieri sera in Consiglio comunale, così come di tutto il gruppo Eboli Domani, il gruppo
del ‘cambio di passo’, non nuovo ad atteggiamenti di ostruzionismo istituzionale.
Ne abbiamo abbastanza!
Il gruppo Consiliare, gli Assessori e il Coordinamento di Eboli 3.0 – La città in comune chiedono al Sindaco
Mario Conte di aprire una seria riflessione rispetto a quanto accaduto e di ( very important! -nda-) revocare le deleghe a chi ha
dimostrato di non meritare la fiducia da lui accordata.” Si apre la crisi di primavera. Preludio a nuovi scenari politici con la diaspora dell’ingombrante e pretenziosa Eboli Domani? È tutto da vedere…