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Nella prima ‘puntata’ accennavamo umilmente al fatto che la sentenza del Tribunale di Salerno, la quale privava il Comune della proprietà del palazzo Massajoli resitituendola all’erede, poteva essere soggetta a ricorso in appello e… puntualmente è stata appellata dall’ Ente il 19 di questo mese. Sono 20 pagine a cura degli avvocati Ernesta Ioro e Sigismondo Lettieri. Seduta per l’udienza: 28 maggio c.a . Da quello che ci pare di capire, secondo il Comune di Eboli, la sentenza del Tribunale di Salerno è un vero e proprio colabrodo: dalla legittimità dell’erede a rivendicare la proprietà del palazzo, al merito della destinazione d’uso che avrebbe rispettato la volontà della defunta signora Massajoli, passando per un secondo comma che fa rientrare l’ente nei tempi previsti per la costituzione in giudizio. Ci ha colpito la parte in cui si scrive che se proprio il Comune dovesse rinunciare all’immobile, questo andrebbe alla Provincia (e quindi, per l’erede, ciccia!). Il Comune chiede, tra l’altro, la sospensione della immediata esecutività della prima sentenza. Ci limitiamo solo a rilevare che nelle more del primo giudizio, ‘ballerini e bersaglieri’ (cit. l’erede) hanno continuato a praticare i loro circoli nel palazzo non essendo stati apposti nè sigilli nè lucchetti. Ci par di capire, dunque, che la prima sentenza non sia irresistibile e potrebbe anche, in effetti, essere ribaltata. Come semplici cittadini ci interessa solo che, a prescindere dall’esito della sentenza definitiva, la destinazione sociale del palazzo Massajoli venga rispettata, secondo la volontà della proprietaria defunta, e non finisca a ‘carne di porco’.

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