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riceviamo e pubblichiamo

La FOS di Battipaglia non deve chiudere! Lo Stato diventi imprenditore, da solo o con altri.

Il gruppo Prysmian proprietario della FOS srl di Battipaglia ha comunicato ieri, durante l’incontro al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), la volontà di chiudere lo stabilimento, l’unico a produrre fibra ottica in Italia.
Dalle informazioni in nostro possesso è stato un fulmine a ciel sereno, perché, nei precedenti incontri, non si era mai parlato di chiusura ma di ridimensionamento della forza lavoro.
Il Ministro Urso ha chiesto di attendere 3 settimane prima di fermare gli impianti di produzione, in modo da verificare l’interessamento di altre imprese già contattate.
Non c’è nella da discutere. Con o senza Prysmian, con o senza altre imprese il sito produttivo di Battipaglia non deve chiudere.
Non stiamo ancora a ripetere i danni che ne deriverebbero da questa chiusura alla Piana del Sele e al Sud.
La crisi della FOS non ha nulla da invidiare, purtroppo, a quelle delle Acciaierie d’Italia e di Stellantis.
Tre settori estremamente strategici per la politica industriale del nostro Paese.
Ecco, la mancanza di una politica industriale dopo la privatizzazione dei gruppi pubblici, avvenuta negli anni ’90 del XX secolo è il vero nocciolo della questione. Soprattutto per il Sud.
Siamo diventati un Paese senza politica industriale e, dunque, senza le strategie necessarie a mantenere la competitività.
Il ruolo dello stato si è rivelato sempre più marginale e ciò sta mostrando, oggi, i suoi effetti scellerati.
In Germania e Francia ciò non è avvenuto e non avviene perché si applicano strategie nazionali a sostegno dello sviluppo industriale.
In questa ottica, indipendentemente da Prysmian o altre imprese, la FOS di Battipaglia non deve chiudere e affinché ciò accada lo Stato deve diventare imprenditore, da solo o con altri.
Pci di Eboli

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