Ieri sera al Comune di Eboli si è tenuto un Consiglio comunale in seduta aperta al quale hanno partecipato numerosi Sindaci e assessori dei Comuni della Piana del Sele e dei Picentini, nonché due consiglieri regionali. Il consesso, alla presenza dei rappresentanti degli agricoltori e degli allevatori che in questi giorni stanno manifestando in tutta Italia ed anche in Europa, ha adottato una delibera di adesione, sostegno e solidarietà alla categoria, il cui testo ( che vi trasmetto di seguito) sarà inoltrato all’ Anci, alla Regione Campania, al Ministero delle Politiche Agricole e alla Commissione Europea come base per la revisione delle politiche nazionali ed europee che stanno fortemente penalizzando il settore, introducendo anche cibi sintetici e farine animali. I rappresentanti istituzionali presenti hanno assicurato non solo l’adozione della medesima delibera nei rispettivi Consigli comunali ma anche la partecipazione alla protesta di mercoledì prossimo.
LA DELIBERA
Premesso che da alcune settimane è in atto una protesta degli agricoltori che dilaga in tutta Europa con un unico comune denominatore: l’opposizione alle politiche del Green Deal (Patto verde europeo) , un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050;
Dato atto chele ragioni della rabbia degli agricoltori hanno sfumature diverse per ogni Paese dell’Unione;
Considerato che le rivendicazioni comuni riguardano: redditi e aiuti più alti, no ai rigidi paletti del Green Deal che non farà altro che rendere il settore agricolo europeo meno competitivo rispetto alle importazioni, maggiori tutele dagli eventi climatici estremi, dal caro energia, dalle epidemie e dalla concorrenza sleale del resto del mondo, che favorisce l’invasione sul mercato europeo di prodotti con standard dubbi e a prezzi più bassi;
Rilevato che in Italiala protesta si basa su due pilastri principali: un livello di redditività giudicato inadeguato e il ricollocamento dei sussidi.
Che dall’analisi dei dati emerge che dall’agricoltura italiana nasce una filiera agroalimentare allargata che sviluppa un fatturato aggregato pari a oltre 600 miliardi di euro nel 2023 messa a rischio dalle politiche dell’Unione Europea;
che tra le altre istanze gli agricoltori chiedono una maggiore tutela del Made in Italy;
che nello specificogli agricoltori della Piana Del Seleevidenziano :
1) la filiera dell’agricoltura è ormai in mano ai mercati finanziari e gli agricoltori , a causa di questo sistema economico, lavorano in perdita, mentre aumentano le speculazioni da parte delle imprese della grande distribuzione;
2) la continua importazione di prodotti provenienti da Paesi che non hanno gli stessi costi del lavoro e non rispettano le medesime normative fitosanitarie italiane sta causando il crollo sui mercati dei prodotti agricoli italiani, oltre alla diffusione di alimenti meno salutari e qualitativamente inferiori;
3) l’obbligo, previsto dalla Politica Agricola Comune (PAC), di tenere a riposo il 4% dei terreni come condizione per poter accedere ai contributi comunitari e, nonostante, la deroga a tale obbligo nel 2023 e quella preannunciata dall’Unione Europea per il 2024, gli agricoltori sono estremamente preoccupati per la tenuta economica delle loro aziende per il prossimo futuro;
4) la produzione e commercializzazione di farina di insetti e carne coltivata in laboratorio, costituisce certamente una minaccia reale ai prodotti agricoli “MADE IN ITALY”, oltre a creare concorrenza sleale;
5) l’aumento dei costi dell’energia e dei carburanti ha reso il lavoro dei campi non più sostenibile, portando al fallimento migliaia di aziende agricole;
6) l’enorme forbice che c’è tra quanto viene pagato ai produttori e il prezzo dei prodotti venduti al dettaglio, da rendere necessaria una legislazione europea che tuteli il valore lungo tutta la filiera e possa garantire una giusta redditività anche per mantenere quella qualità del prodotto italiano da tutti riconosciuta .
Preso atto della protesta degli agricoltori della piana del Sele che stanno manifestando per le ragioni innanzi esposte ;
che le manifestazioni stanno dilagando su tutto il territorio nazionale ed in particolare anche su quello ebolitano e dell’intera piana del Sele .
Considerato che l’agricolturaItaliana per il suo apporto al P.I.L. nazionale , al ruolo nella catena dell’alimentazione umana , al contributo alla mitigazione dei mutamenti climatici , alla cura del territorio e del paesaggio, assumendo anche una funzione sociale ed ecologica, sarà sempre più centrale anche alla luce degli sconvolgimenti geopolitici;
che l’agricoltura proprio per questo ruolo strategico ha bisogno di sostegni e di aiuti, che non possono essere di tipo assistenzialistico, ma finalizzati a produrre in modo diversificato e aumentando la qualità e la salubrità dei prodotti;
che il sostegno pubblico, regionale, nazionale ed europeo, va quindi rivisto anche tenendo conto delle emergenze, degli sforzi e dei sacrifici che si fanno per una agricoltura sana e produttiva, evitando sovrapposizione e sprechi, per cui si rendono necessarie politiche agricole settoriali in cui i produttori diventano protagonisti ascoltati e responsabilizzati.
Ritenuto di dover esprimere piena solidarietà alla protesta degli agricoltori e degli allevatori della Piana del Sele e di esprimere vicinanza alla “protesta dei trattori”invitando i competenti organi regionali e statali ad assumere significative iniziative a sostegno del comparto agricolo.
VISTI lo Statuto Comunale ed il Regolamento per il funzionamento del Consiglio;
preso atto ancora della presenza e partecipazione alla seduta dei sindaci Biagio Luongo ( Campagna)
Domenico Volpe ( Bellizzi) Francesco Cembalo ( Altavilla Silentina) , Carmine Cennamo ( Postiglione), Alessandro Chiola ( Montecorvino Pugliano) , Marta Pizzarelli assessore delegato ( Serre), Marianna Ulturale assessore delegato ( Giffoni Valle Piana ), Mauro Sangiovanni assessore delegato (Battipaglia) dei consiglieri regionali Aurelio Tommasetti e Andrea Volpe che condividono la delibera proposta.
ATTESO che il presente atto non necessita del parere in linea tecnica e contabile stante la sua natura politica e in considerazione del fatto che lo stesso non comporta effetti diretti e riflessi sulla situazione finanziaria e patrimoniale dell’Ente;
DELIBERA
1. di sostenere la mobilitazione degli agricoltori della Piana del Sele, nonché di quelli delle altre aree agricole Italiane per le motivazioni espresse in premessa;
2. di costituire un tavolo permanente con gli agricoltori per un confronto con la Regione Campania, il Governo Nazionale e le Istituzioni Europee ;
3. di fare voti alla Regione Campania, al Parlamento, al Governo Nazionale ,alle Istituzione Europee di ridare dignità al comparto agricolo , quale settore strategico e fondamentale delle politiche economiche e finanziarie dei Paesi dell’Unione Europea;
4. di trasmettere la presente deliberazione: alla Regione Campania, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, alla Commissione Europea, affinché assumano i provvedimenti auspicati a sostegno delle imprese agricole (sgravi fiscali, agevolazioni dei costi energetici, indennità per calamità naturali, tutela dei prodotti Made in Italy e della dieta mediterranea )
5. di dichiarare la presente deliberazione, stante l’urgenza, immediatamente eseguibile ai sensi dll’art.134 comma 4 del D.Lgs.n.267/2000 e di trasmetterla anche a tutti i Comuni delle aree agricole della Provincia di Salerno e all’A.N.C.I.per la sua condivisione.