Riceviamo e pubblichiamo dal PCI di Eboli.
C’è molta rabbia per il declassamento dell’Ospedale di Eboli. E, secondo noi, non è ancora finita. Questo accanimento non si fermerà e temiamo i prossimi provvedimenti di programmazione (atto aziendale, …).
C’è molta rabbia per le dichiarazioni del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che sanno di sbeffeggiamento nei confronti delle istituzioni cittadine e di noi cittadini.
C’è rabbia per l’inconsistenza della nostra classe dirigente istituzionale e politica, per la loro assenza dai tavoli in cui vengono assunte le decisioni, per la loro ininfluenza.
C’è molta rabbia per l’assenza del PD. Possono i dirigenti locali del PD, gli iscritti avallare tali decisioni che penalizzano e mortificano il nostro territorio?
C’è molta rabbia per l’assenza, il mutismo delle opposizioni soprattutto di quelli che appartengono ai partiti che governano l’Italia. Fratelli d’Italia, Forza Italia, la Lega tacciono. Hanno pensato di coinvolgere i ministri, addirittura la Presidente del Consilio sulla situazione del nostro ospedale?
C’è molta rabbia per la stoltezza politica di tutti coloro che hanno continuato a inseguire la meteora dell’Ospedale Unico della Valle del Sele.
E ora? C’è ancora possibilità di recupero? Sì. Mollare adesso sarebbe da perdenti.
Per prima cosa il nostro Sindaco deve venire in piazza a spiegare la situazione alla città (smettendola con questi comitati promotori dove ognuno rappresenta se stesso). Senza la città non si va da nessuna parte.
Poi, è necessario “affrontare” De Luca, chiedendo un incontro urgente per chiarire la questione del declassamento del nostro ospedale (e quella della bretella e dell’Alta Velocità).
Incontro per ribadire che non ci stiamo a subire supinamente le scelte che sono state effettuate e che penalizzano il nostro territorio.
Sarebbe ideale invitarlo a Eboli per “illuminarci” sul futuro dell’ospedale cittadino . Un’ultima considerazione. Sono previsti 97 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale a Battipaglia. Più altri quasi 50 milioni di euro per “sistemare” l’Ospedale di Battipaglia e per ampliare quello di Eboli, costruendo una nuova palazzina. In totale quasi 150 milioni di euro.
Cosa c’è di programmazione economica e sanitaria in questa scelta? Niente. E’ solo una scelta politica. Per questa ragione va denunciato questo sperpero di danaro pubblico anche alla UE, oltre che alla Corte dei Conti. Basterebbe utilizzare una parte di questi 97 milioni di euro più i 50 milioni di euro già stanziati per sistemare definitivamente l’Ospedale di Battipaglia e per delocalizzare l’ospedale di Eboli. Avremmo due ospedali a distanza di 7 km l’uno dall’altro, integrati funzionalmente, con reparti distribuiti tra di essi e una capacità di intervento più che sufficiente per la popolazione a sud della Provincia di Salerno.
Questa scelta della Regione Campania è una scelta esclusivamente politica che favorisce i privati, mette a repentaglio un servizio fondamentale e aumenta disparità e disuguaglianze.