La reazione del sindaco di Eboli, Mario Conte, alla decisione del piano regionale che, assegnando 304 posti all’ospedale di Battipaglia, di fatto declassa il nosocomio ebolitano a struttura sanitaria territoriale, non si è fatta attendere. Continua la lotta del comitato, il tempo per rimediare ancora c’è, perché la realizzazione del progetto di De Luca non è dietro la porta. Questo il suo comunicato:
Il documento programmatico per il settore degli investimenti sanitari art. 20 legge 67/88 che a pag. 167 ipotizza che nei 304 posti letto previsti per il nuovo ospedale di Battipaglia confluiranno quelli attuali dell’Ospedale di Eboli, depotenziando quest’ultimo a struttura sanitaria territoriale, costituisce l’ennesimo scellerato atto consumato in danno della Città di Eboli dal Presidente della Regione Campania, dalla sua Giunta e da tutti coloro che non hanno manifestato alcun dissenso rispetto ad una simile prospettiva.
Noi non ci piegheremo rispetto ad una programmazione, sebbene lontana dal realizzarsi, che intende porre fine ad un ospedale dalla centenaria tradizione medica ed infermieristica di grande eccellenza e professionalità, che ha sempre costituito un punto di riferimento per la sanità della Provincia di Salerno ed in particolare per l’assistenza e la cura degli abitanti della Valle del Sele.
Il documento programmatico della Regione Campania è del tutto illogico ed in contraddizione con l’attuale realtà dell’ospedale di Eboli, attualmente in via di potenziamento sia dal punto di vista strutturale che delle attrezzature già acquisite.
Nelle prossime ore sarà convocato nuovamente il costituito comitato di lotta per la difesa dell’Ospedale di Eboli unitamente ai Consiglieri Comunali e ai rappresentanti di tutte le forze politiche , sindacali e sociali della Città, ai sindaci del territorio , al fine di assumere tutte le iniziative tese a contestare la programmazione regionale , non escluso l’impugnativa giudiziale di ogni conseguenziale provvedimento amministrativo.