L’accusa è quella di avere coinvolto solo i gruppi consiliari non andando così oltre alle mura del Palazzo: non sono stati coinvolti i sindacati, le associazioni di categoria, le associazioni di liberi cittadini, i partiti politici, insomma la gente, la società civile. Stiamo parlando della proposta del sindaco, Mario Conte, di tenere una marcia per la legalità venerdì 29 con sfilata dal piazzale Mustacchio e fino a piazza della Repubblica. Questo dopo gli allarmanti avvenimenti che hanno scosso i cittadini: l’esplosione di una bomba carta potenziata davanti alla vetrinetta d’ingresso del bar Ritz ed il fuoco appiccato al contenitore delle rese di fronte alla libreria Mondadori. Due modalità diverse che però mettono insieme un allarme concreto per la sicurezza dei cittadini e degli esercizi commerciali. Si teme una escalation delinquenziale. A fare da testa d’ariete, i comunisti del PCI di Eboli guidati da Alfonso Del Vecchio ed Annamaria Paesano, formazione politica fuori dal consiglio comunale . Il pci lancia l’allarme: ” Stanno giocando con il fuoco!”.
“Improvvisazione e pressapochismo allo stato puro, come nel loro stile. Si legge che parleranno solo i gruppi consiliari presenti in consiglio comunale, perché rappresentano l’intera città.
Però la città non viene coinvolta: sono esclusi dall’invito i partiti, i sindacati, le associazioni di categoria (le vittime di questa situazione) e qualche associazione. […]Un’altra pacchianata su un problema serissimo che dovrebbe coinvolgere quante più risorse positive di questa città. Un’altra iniziativa per autolegittimarsi, autoreferenziarsi. Una inutile passerella. Sempre dopo che si è verificato il fatto.”