La risposta del sindaco di Eboli, Mario Conte, dopo le accuse del presidente della regione alla amministrazione eburina di perdere tempo in demagogia e sciocchezze, non si è fatta attendere. Un documento meticoloso e tecnico è stato appena sfornato dalla sua portavoce, Stefania Battista e si legge:
“Quanto alla scellerata ipotesi di chiudere l’ospedale di Eboli che ha una storia centenaria e reparti di indiscussa eccellenza, registriamo con favore la dichiarazione del Presidente De Luca di non volerlo chiudere, ma occorrono atti uguali e contrari a quelli approvati a fine novembre dalla Giunta Regionale che prevede specificamente il trasferimento di posti letto da Eboli a Battipaglia.
Considerata l’importanza della vicenda l’Amministrazione comunale non fa polemiche demagogiche, ma difende il diritto alla salute dei cittadini di Eboli e della valle del Sele.
Confidiamo che alle parole seguano i fatti”. Alle sollecitazioni di De Luca circa la predisposizione delle varianti urbanistiche necessarie ad affrontare gli espropri per la realizzazione dell’alta velocità, il sindaco Mario Conte risponde con dati e tavole:
” Il Presidente De Luca non è ben informato.
La Determinazione conclusiva del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, la n. 7 del 20 dicembre 2022 che ha autorizzato il Lotto 1a dell’Alta Velocita ‘Eboli – Romagnano al Monte’, ha previsto un Tavolo tecnico tra Mit (Consiglio superiore dei lavori pubblici), RFI, Regione Campania e Comuni interessati per la predisposizione di un Piano di Rigenerazione e Riqualificazione Urbana per progettare, a cura di RFI e di intesa con gli Enti locali, le nuove aree residenziali produttive da realizzare per risarcire i Comuni dei danni subiti.
In quella sede abbiamo trasmesso al Consiglio Superiore dei L.P., e successivamente in altre due occasioni ufficiali al sottosegretario Ferrante del MiT e ad RFI,tutte le schede relative ai danni che il Comune subisce e alle necessarie opere di mitigazione, per effetto di un tracciato che squarcia in due la città di Eboli con l’abbattimento di 54 abitazioni e importanti stabilimenti produttivi, con un progetto ancora oggi rimaneggiato e provocando un impatto sociale, ambientale ed economico mai registrato prima.
Considerato come vanno le cose in Italia, specie quando si tratta di mettere mano al portafoglio, il Comune di Eboli ha già adottato, con delibera di G.M. n. 232 del 9/11/2023, il piano attuativo per realizzare un nuovo quartiere e riqualificare una vasta area del territorio comunale prevedendo 31 abitazioni unifamiliari e un fabbricato residenziale con 10 appartamenti, attività commerciali, spazi verdi e per la socialità, su un suolo della società patrimoniale di proprietà esclusiva dell’Ente.
Lunedì invieremo il progetto direttamente anche al Presidente De Luca affinché qualcuno si faccia carico di finanziarlo, riaffermando l’urgenza di dare risposte concrete e confermando la disponibilità ad un incontro tecnico immediato, alla presenza di una delegazione di cittadini espropriati, prevedendo anche indennità di esproprio congrue ed effettivamente ristorative del danno arrecato, con importi ben diversi da quelli insufficienti oggi previsti nel progetto di RFI,senza dar fiato a polemiche inutili e irrispettose della vicenda umana che interessa centinaia di ebolitani.”