Cerchiamo di barcamenarci fra sigle e acronimi, inglesismi, propositi, intenti, strani conti, nell’atto Aziendale dell’ ASL competente. Cerchiamo di perscrutare i futuri connotati del nosocomio eburino : il presidio ospedaliero di Eboli è identificato quale presidio sede di pronto soccorso al servizio di un’ampia popolazione, orientato prevalentemente all’area cardiologica. È dotato di emodinamica, è hub (letteralmente, mozzo) di ottimo livello nella rete cardiologica e spoke (letteralmente, raggio) nella rete ICTUS.
Nell’ambito dell’assistenza farmaceutica ospedaliera medica è programmato come una UOSD (Unità Operativa Semplice di Dipartimento) di pneumologia diagnostica ed interventistica
All’intero del DEA (Dipartimento Emergenza Urgenza e Accettazione) che include anche Battipaglia e Roccadaspide, viene assegnata un’unica U.O.C. di Anestesia/Rianimazione e Terapia Intensiva. L’U.O.C è L’Unità Operativa Complessa (UOC) e riguarda i Servizi Tecnici e Patrimoniali, garantisce l’esecuzione di consistenti e significativi interventi di ristrutturazione all’interno dell’area ospedaliera, sia sugli edifici che sulle infrastrutture impiantistiche per permettere lo svolgimento delle attività sanitarie ed una UOSD di Ortopedia che viene individuata quale HUB (mozzo) aziendale per gli interventi di chirurgia protesica. Il pronto soccorso di Eboli diventerà unità operativa semplice e dipenderà da Battipaglia così come il centro trasfusionale e il laboratorio analisi. Ma se, all’ inizio, dicevamo che Eboli è destinata ad essere un hub (mozzo, perno) di Cardiologia, come mai a Battipaglia prevedono 8 posti di cardiologia?