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Il gravissimo incidente stradale, avvenuto all’altezza dello svincolo di Eboli, che ha visto il coinvolgimento di numerosi mezzi e ha segnato la morte di due persone, riapre la annosa questione della sicurezza di quello svincolo.

Problema che c’era e che, evidentemente, permane.

Non è una cosa normale avere la fila delle auto in uscita.

Una questione che affrontammo oltre 20 anni fa disegnando, sottoponendola all’ANAS, una soluzione che forse sarebbe stata costosa, ma avrebbe risolto definitivamente il problema dell’imbuto della uscita di Eboli: spostare lo svincolo (entrata ed uscita) 1,5 Km più a Sud con la realizzazione di una strada che da una parte avrebbe portato nella città, dall’altro si sarebbe innestata con rotatoria sulla S.P 30 per Santa Cecilia, l’attuale svincolo sarebbe rimasto solo uscita (niente entrata!) e solo direzione mare (con innesto per impiantistica sportiva!)-realizzazione dello svincolo in zona industriale fra Eboli e Battipaglia (cosa oggi non proponibile per eccessiva Vicinanza degli svincoli) per alleggerire la viabilità. Il tutto previsto nel PRG.

Quindi non c’era bisogno neanche di varianti urbanistiche.

Tutto fu fermato dalle amministrazioni locali succedutesi negli ultimi venti anni.

Il perché? Lo lascio alla libera interpretazione.

Di fatto 20 anni persi!

In cui si sono succedute ipotesi progettuali fra il fantasioso e il ridicolo.

Fatto sta che tutto è rimasto fermo.

20 anni persi. 20 anni fatti di ingorghi, disagi, incidenti.

Ora la questione si riapre con il solito codazzo di polemiche da bar, di soluzioni “alla carta”a partire dalla riproposizione della famosa ” bretella” lanciata in pompa magna qualche mese fa e poi arenatasi (fortunatamente, dico io!) per la contrapposizioni delle aziende agricole che sarebbero state ” spaccate” da quella opera faraonica.

Forse fare autocritica su 20 anni buttati a mare, recuperare quel vecchio progetto su cui c’era la disponibilità ANAS e su cui permane la compatibilità urbanistica, rimane la soluzione più intelligente.

Ma ci credo poco.

Si andrà avanti con progetti fantasiosi, per altro da rimandare a dopo i lavori dell’ alta velocità.

Nel frattempo non ci resta che rassegnarci a file interninabili in uscita (come è da 20 anni a questa parte!) e sperare di non dovere contare altri incidenti.

Gerardo Rosania

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