Un titolo di giornale malizioso indispone l’assessore alla cultura, Lucilla Polito, che interviene sui costi per la realizzazione del sito di EboliCult.
” I negozianti insorgono!” si legge sulla locandina di un quotidiano probabilmente influenzato dell’anniversario della presa della Bastiglia.
In realtà è la Confesercenti Territoriale che rinfaccia al Comune di avere speso 200.000 euro per la realizzazione di un sito che affiancherà il nuovo brand di promozione della città. “Non c’è bisogno di scomodare Protagora per dimostrare che, anche su questioni di assoluta limpidezza, ciascuno giudica … a modo suo.- si legge in una nota di Lucilla Polito, assessore alla Cultura – […]
I capitoli di spesa per il Settore Cultura prevedono l’importo complessivo di € 85.000,00, di cui € 80.000,00 per attività e progetti culturali, oltre 30 iniziative di grande qualità per un costo medio di circa € 2.500,00 ciascuna, ed € 5.000,00 per la comunicazione del progetto ‘EBOLI CULT’ che prevede la ideazione del logo, la grafica di manifesti e volantini, la realizzazione di immagini e minivideo per i post, la gestione dei canali social e la realizzazione del sito del progetto.
Un costo molto contenuto per l’importante lavoro in corso.
Infine, sarebbe auspicabile attendere l’esito dell’intera attività programmata e lasciar parlare i fruitori, nonché gli artefici, dei servizi culturali per poter compiutamente giudicare il lavoro svolto.
Invece, cosa succede? Si spara nel mucchio, si giudica il sito ‘EBOLI CULT’ una inutile duplicazione e si riferisce di una spesa complessiva di € 200.000,00; si allunga, poi, il brodo con riferimenti a lacune (peraltro, in parte rispondenti a verità) del sito istituzione del Comune.
Quale messaggio viene, però, percepito dai lettori? Che il settore Cultura ha speso € 200.000,00 per un sito clone. Allo stesso modo, se si fa riferimento alla “locandina” che annuncia il comunicato della Confesercenti, pare che tutti i Commercianti e Operatori economici ebolitani, siano fortemente critici sull’argomento.
Guardiamo la realtà.
1) La spesa complessiva di € 200.000,00 contiene € 85.000,00 (come detto) per la programmazione annuale del Settore Cultura ed € 115.000,00 per il sostegno all’organizzazione di eventi e spettacoli promossi dalle associazioni cittadine, alle attività e progetti delle Politiche Giovanili, di inclusione, formazione, intrattenimento e sostegno all’imprenditorialità, alle iniziative di promozione delle Pari Opportunità e per il contrasto alla violenza sulle donne etc, gestiti da altri Assessorati.
2) Il progetto ’EBOLI CULT’ ha riscosso notevole successo, non solo per la sua ideazione e comunicazione e per la buona organizzazione, ma anche e soprattutto per la sua carica di innovazione, per l’impatto sociale ed economico e per come è capace di promuovere ed invitare alla partecipazione agli eventi culturali cittadini e visitatori.
3) Con la attività annuali del Settore Cultura, credo sia stata data una buona risposta alle numerose richieste di Cittadini e Associazioni, in termini di qualità e quantità dell’intera programmazione di competenza.
4) Allo stato attuale, il giudizio complessivo sembra piuttosto positivo, anche da parte degli Operatori economici, visto che le iniziative e gli eventi finora svolti hanno attirato numerosi partecipanti, con buona percentuale di presenze di visitatori da fuori città; si resta, ovviamente, in attesa del redde rationem di fine anno.
Dispiace che l’input alla critica sia stato generico e in parte fuorviante. E dispiace ancora di più che sia stato mosso da persona sempre attenta a queste dinamiche, che parla a nome degli Operatori iscritti alla Confesercenti, ma che – non dimentichiamolo – è “Uno” di parte, essendo stato candidato alla carica di Sindaco nella penultima tornata elettorale. Vale a dire che non è indifferente rispetto al giudizio politico, con il rischio che il suo perda i connotati del giudizio di merito, per assumere quelli della polemica politica.
In conclusione, quando il filosofo diceva che ‘l’uomo è la misura di tutte le cose …’, non poteva immaginare che ciascun singolo uomo può anche vestire panni diversi e, talvolta, li indossa contemporaneamente.”. Ma chi è l’uomo in questione? Facile facile dai…
si tratta di Donato Santimone, presidente della confesercenti territoriale. Abbiamo trovato l’uomo… e così facciamo contento anche Diogene di Sinope che proprio l’Uomo cercava.