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IL TAR ACCOGLIE LA RICHIESTA DEI RICORRENTI, TITOLARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI DEL MERCATO SETTIMANALE DEL RIONE DELLA PACE, CONTRO LA DECISIONE DEL COMUNE DI EBOLI DI TRASFERIRLO NELLA ZONA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI ANNULLANDO LA DELIBERA DELLA GIUNTA N.285 DEL 29/12/2023.

Di seguito, il comunicato del Coordinamento delle Associazioni ANVA Confesercenti Provinciale di Salerno, Confesercenti Eboli, Unimpresa Piana del Sele, Unione Nazionale Consumatori e Assocampania.

“Il Tar ha accolto l’istanza degli operatori mercatali del sabato ad Eboli annullando la delibera di Giunta Municipale e tutti gli atti fin qui prodotti poiché la stessa non ha competenza sulla materia dello spostamento.
Come dicevamo da tempo la competenza è del Sindaco che con una semplice ordinanza sindacale può spostare il mercato temporaneamente e fino alla fine dei lavori per la riqualificazione del rione Paterno, garantendo ai cittadini i lavori da tempo annunciati ed agli ambulanti la certezza del ritorno del mercato li al Paterno a fine lavori.
Non vi era bisogno della pronuncia del Tar per capirlo, lo abbiamo proposto fino all’ultimo ma non siamo mai stati ascoltati.
Se invece l’obbiettivo del Comune è di delocalizzare il mercato dal Paterno in altra area allora abbiamo già spiegato che l’area da individuarsi non può essere il Palasele poiché in passato è stata già provata ed è stata una esperienza negativa.
Se il Comune intende optare per il Consiglio Comunale dovrà espletare la procedura di una Conferenza dei servizi in forma semplificata che deve acquisire i pareri di tutti, compreso quello della Prefettura per vedere la compatibilità del mercato con gli spettacoli che si tengono lì per problemi di sicurezza, e sopratutto il parere dell’Anas che in passato ha inviato molte note al Comune Comune poiché nelle giornate ventose sulla carreggiata dell’autostrada arrivavano le buste prodotte dagli operatori che creavano un serio pericolo alla circolazione stradale.
Auspichiamo che il Comune ora condivida con noi una scelta volta a salvaguardare i lavori di riqualificazione del Paterno e la salvaguardia di 98 imprese ambulanti a condizione famigliare oltre alle imprese dei negozi presenti al Paterno”.

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