Ci ha lasciati esterrefatti aver appreso che il Consiglio comunale di Eboli è stato riconvocato eliminando il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 7 marzo andato deserto: «Conflitto Israele-Palestina: appello per il “cessate il fuoco” e per la richiesta di insediamento di un Tavolo della Pace».
Quella che doveva essere una “moderata” Delibera di Consiglio, con tutta la valenza di una Delibera, diventerà … un manifesto “in favore della pace”.
I rappresentanti della Città non sono stati eletti per affiggere manifesti!
Non avevamo sbagliato a interpretare l’assenza quale volontà di non discutere in merito al cessate il fuoco; non avevamo sbagliato a gridare ” VERGOGNA!, VERGOGNATEVI ! ” la sera del 7 marzo, quando tanti consiglieri comunali o erano assenti o restavano volutamente in corridoio al momento dell’appello.
È gravissimo e vergognoso che – di fronte ad oltre 32.000 morti in 5 mesi e al rischio di ulteriori 85.000 morti previsti in caso di continuazione del conflitto e del divieto posto da Israele all’ingresso di aiuti umanitari (compresa l’acqua), medicinali e strumenti chirurgici (un vero sterminio!) – la maggioranza dei consiglieri comunali (tutti quelli dell’opposizione presenti questa mattina, 26 marzo, e due gruppi di maggioranza, Eboli Domani e Uniti (sic!) per il Territorio) – non riescano ad esprimere nemmeno una richiesta di cessate il fuoco, passata invece al Parlamento italiano e all’ONU!
La loro, oltre che un’offesa ai tanti cittadini che da mesi stanno chiedendo di rappresentare una richiesta di Pace presso le Istituzioni nazionali ed europee, è un’offesa al senso di Umanità espresso sia a livello personale sia, purtroppo, in nome dell’intera comunità: è proprio vero che siamo di fronte ad una crisi di Umanità.
Ma come riuscite a dormire tranquilli nei vostri letti, mentre in Palestina è in atto un vero e proprio genocidio?
Ancora una volta non possiamo che gridare
” VERGOGNA ! VERGOGNATEVI ! “,
sapendo che siamo ben oltre la semplice VERGOGNA,
siamo allo SQUALLORE!
Coordinamento EboliPace