Da più di quattro mesi, ormai, il governo israeliano si sta macchiando di crimini di guerra e
contro l’umanità, perpretando un vero e proprio genocidio nei confronti del popolo
palestinese che, ricordiamolo, da 75 anni non conosce pace. Il bilancio è chiaro: oltre
30.000 le persone uccise (per metà donne e bambini) di cui, la quasi totalità, civili. Hanno
bombardato case, chiese, moschee, ospedali, ambulanze e campi profughi. Hanno ucciso
medici, infermieri, giornalisti, disabili, anziani e bambini. Si stimano circa 2,5 milioni di
profughi, i quali non hanno accesso a cibo, acqua, medicine, assistenza medica e
psicologica, elettricità, internet. Tutto questo supportato e finanziato dai governi occidentali.
Molti comuni si sono esposti e sono state centinaia le manifestazioni in supporto alla causa
palestinese. Numerosi artisti si stanno esprimendo, anche su palchi importanti come quello di Sanremo. Anche alcuni governi si sono esposti, ad esempio il Premier brasiliano Lula, o
Gabriel Boric (Cile) e Obrador (Messico), i quali hanno chiesto alla CPI di indagare sui
crimini di guerra commessi da Israele a Gaza. Prima di loro, anche il Sudafrica si è mosso,
presentando una denuncia contro Israele per “genocidio” a Gaza all’ICJ. Come non citare
anche Biden, il quale, per evidenti scopi elettorali, ha chiesto “moderazione” al suo omologo
israeliano. Addirittura la Meloni, in questi giorni, ha farfugliato un “cessate il fuoco”.
In tutto questo, il consiglio comunale di Eboli, non si è esposto. Non è riuscito a firmare una
delibera (non faziosa) per chiedere il “cessate il fuoco”, presentata dal coordinamento
EboliPace. Allo stesso modo, Il Forum dei Giovani, tace dinanzi a ciò che sta accadendo,
non prende posizione, mettendo in risalto, il loro totale disinteresse nei confronti della vita
politica e di ciò che accade intorno a noi.
Questo silenzio è assordante, oltre che complice. Noi non rimarremo in silenzio. Noi non
rimarremo a guardare.
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