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Apprendere del parere contrario del Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’utilizzo dei fondi PNRR per la realizzazione del nuovo ospedale Santa Maria della Speranza non sorprende l’Amministrazione di Ebolo. Si tratta, infatti, di uno dei motivi sui quali è fondato il ricorso del Comune eburino dinanzi al Ta
L’Amministrazione comunale di Eboli, che ha avuto con il Ministero della Salute le dovute interlocuzioni sulla vicenda, aveva infatti osservato che la richiesta di rimodulazione del Pnc (il Piano nazionale complementare all’i nterno del quale sono integrati i fondi PNRR in questione) non rispondeva alle finalità sottese alla missione 6 C2 “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, destinato infatti all’adeguamento antisismico e funzionale degli ospedali esistenti.
La posizione della città di Eboli, una nota ufficiale lobribadisce ancora una volta, non è contro un presidio o a favore di un altro, ma piuttosto in difesa di tutti gli ospedali afferenti al Dea di I Livello per i quali è prevista la ristrutturazione e l’adeguamento antisismico.
Quanto al futuro ospedale unico, si ribedisce che la localizzazione va condivisa con gli altri comuni vicini, per i quali il Dea Battipaglia –Eboli – Roccadaspide costituisce un servizio essenziale che non si limita agli utenti di Battipaglia ed Eboli, ma dell’intera Piana del Sele e anche a quelli dei territori più interni. Anchr nel Comune di Eboli è presente un’area, quella di Acquarita, dove sarebbe possibile collocare il nuovo ospedale in una posizione ottimale e baricentrica, facilmente raggiungibile anche dalle aree interne del territorio di competenza.


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