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“Una sanità lacerata da lotte interne, che ha difficoltà a dialogare con l’utente…” così parte la veemente denuncia da parte del Tribunale per i Diritti del Malato, “…le lunghe liste d’attesa orientano il cittadino verso strutture private con costi non più sostenibili.
Tutto viene addebitato alla carenza di personale sanitario senza chiedersi come vengono gestite le risorse di cui si dispone oggi.
Andare oltre, gestire l’attuale nel modo migliore, e’ il primo compito al quale i responsabili dell’ASL e i sindaci del territorio devono assolvere.
Il Tribunale per i diritti del malato di Eboli denuncia quanto sta accadendo al servizio di Diabetologia,
presente nel reparto di Medicina dell’Ospedale, al quale è stato vietato di prescrivere i piani terapeutici e i presidi.
Un ottimo servizio curato dalla Dr.ssa Aliberti paralizzato, eventualmente, da problemi che nulla hanno di sanitario.
Così i cittadini sono costretti dopo essere stati in Ospedale a fare altre liste d’attesa sul territorio per ricevere il necessario per
controllarsi la glicemia.
Noi chiediamo risposte su questo, evitando il solito ritornello della carenza di medici.
Il Servizio di Diabetologia ha funzionato da sempre perché creare problemi all’utente ora?
Invece di produrre obiezioni di parte al Piano Sanitario dell’ASL snelliamo i percorsi e i servizi all’utenza. Una buona sanità è possibile anche con le risorse disponibili.” Il Tribunale per I diritti del Malato lavora in coordinamento con Cittadinanza Attiva.


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