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Questa volta la Uil Fp si occupa della sede distaccata di salute mentale ad Eboli. Lo fa con un appello, anzi, un sollecito indirizzato a diverse personalità: innanzitutto al direttore generale dell’Asl Salerno, Gennaro Sosto, poi al sindaco di Eboli, Mario Conte, e, per conoscenza, al direttore del dipartimento di sanità mentale, dr. Giulio Corrivetti, infine al dirigente responsabile della unità operativa, dr. Antonio Mautone. Il riferimento è alla criticità in cui versa la struttura numero 5 fra Eboli e Oliveto Citra, più volte già calorosamente attenzionata dal dr Trevisant, stimato psichiatra ebolitano. I solerti sindacalisti, Vito Sparano e Antonio Nassa ricordano che la stessa è “chiusa da diversi mesi h24” impedendo così i ricoveri residenziali a pazienti fra i 18 e 30 anni, ma non solo. Pur avendo ottenuto i permessi per la riapertura, essa non è ancora avvenuta. I locali sono nuovissimi, ricorda il sindacato, gli ambienti sono confortevoli e accoglienti e pure i letti e le suppellettili, “…tanto denaro pubblico è già stato speso…” per cui i sindacalisti “…invocano…” gli egregi direttori ad un autorevole intervento per la riapertura…”, ma anche chiedono”… ulteriormente con urgenza, l’invio di medici pischiatrici, ed altre figure quali tecnici della riabilitazione psichiatrica, o.s.s., di personale dedicato a tale struttura”. Poi c’è anche “…una notizia (da verificare), – e cioè- che un altro servizio territoriale voglia prendere possesso dei locali della suddetta Unità Operativa. Se cosi fosse i sottoscritti ne sarebbero sfiduciati dopo mesi di richiesta di riapertura”. Infine un invito al sindaco a dare una mano sollecitando “…di nuovo quanto sopra, al fine di dare assistenza totale sulle 24 ore.”
…Basterà?

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