L’Arcivescovo, in visita pastorale alle Parrocchie ebolitane, è stato accolto nell’aula consiliare Isaia Bonavoglia dove ha incontrato il Sindaco Mario Conte e i rappresentanti dell’Assise consiliare.
«Chiesa e Istituzioni, ognuno nel proprio ambito, devono agire soprattutto sull’emergenza educativa, perché i giovani devono avere il primo posto tra le nostre preoccupazioni, con uno sforzo comune di progetti, iniziative, luoghi dove fare una proposta educativa. Il secondo aspetto da affrontare sono le difficoltà economiche. Anche la questione lavorativa va affrontata con spirito collaborativo, vanno inventate forme nuove di lavoro perché il lavoro possa essere il primo aspetto in cui la vita di una persona si può realizzare, anche come espressione della propria dignità ed identità.
Plaudo alle tante iniziative di integrazione che vengono fatte su questo territorio e come Chiesa possiamo dare una mano come già stiamo facendo».
L’Arcivescovo ha richiamato allo spirito di collaborazione tra le Istituzioni anche nella lotta alla povertà.
E ad una sempre più proficua collaborazione aveva fatto richiamo proprio il Sindaco Conte nell’accogliere l’alto Prelato.
«La Chiesa è da sempre un faro nella nostra comunità. Molti ragazzi cresciuti negli oratori e nelle parrocchie sono stati così tenuti lontano dalla strada e dalle possibili devianze. E ancora oggi l’operato delle Parrocchie, come quello delle Forze dell’Ordine, è fondamentale per i nostri giovani».
Il primo cittadino ha approfittato dell’occasione per reiterare la richiesta della città di Eboli di costruire una nuova Chiesa a Santa Cecilia, luogo dove la presenza della Parrocchia, vista la massiccia presenza di migranti, è quanto mai importante per favorire integrazione ed inclusione.
Ad accogliere l’Arcivescovo le massime Autorità Militari del comprensorio: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco che hanno voluto testimoniare lo spirito di collaborazione tra le Istituzioni e la disponibilità ad agire congiuntamente nel prevenire fenomeni di devianza e disagio sociale.