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“Il Signore non paga mai di Sabato, così diceva mia madre e aveva ragione. Il comune perde il palazzo Massajoli perché negli anni non ha rispettato la volontà della donante, preferendo bar, circoli e bersaglieri a discapito dei giovani disagiati e degli anziani. Come nuovo proprietario, da sentenza del tribunale di Salerno, è mia intenzione onorare mia zia, cercando di ripristinare la sua volontà, rispettando il suo modus. Un grazie particolare alla memoria di mia zia Lina Massajoli e di mia madre che tanto ha combattuto contro gli scempi e l’indifferenza delle amministrazioni comunali”.


Il post di Nicola Albano, erede Massaioli, sprizza di soddisfazione da tutti i pori : il Tribunale di Salerno attraverso il giudice monocratico, Maria Stefania Pacece, accoglie la sua domanda e risolve il contratto di cessione del palazzo Massaioli al Comune di Eboli per inadempimento degli oneri posti come condizione da parte di Anna D’Aniello erede ed esecutrice testamentaria di Rachele Massaioli. L’atto risale al 25 agosto del 1992. Nuda proprietà al Comune a condizione che il palazzo Massaioli fosse impiegato direttamente dall’ente per finalità sociali come promozioni culturali per anziani e centri di recupero della gioventù deviata. Rachele Massaioli venne a mancare un anno dopo: il 13 luglio del 1993 e l’atto divenne esecutivo. Centro polivalente per Anziani, uffici del Piano di Zona, poliambulatori occuparono lo stabile, ma il Comune li affidò a soggetti terzi che, secondo l’erede, non avrebbero adempiuto alla volontà di Rachele Massaioli la quale, tra l’altro, aveva chiesto la dedica all’ing. Edmondo Massaioli. Nicola Albano chiedeva la revoca dell’atto di donazione il 19 settembre 2019. Il Comune in maniera tardiva (secondo la giudice) e telematicamente il 9 dicembre del 2019, si oppose facendo valere le sue ragioni tra le quali la prescrizione essendo passati vent’anni da quegli avvenimenti. La sentenza è di primo grado ed il Comune di Eboli potrà appellarsi (gli converrà?).
“Calma! È una sentenza che diventerà eseguibile solamente quando sarà passata in giudicato. Fino ad allora resta tutto come è ora. Sono a disposizione del comune di Eboli altri due gradi di giudizio e conoscendo la bravura dell’avvocato Ernesta Iorio, sono sicuro del fatto che la decisione verrà ribaltata” ci fa sapere un noto avvocato civilista.

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